TELL MUM THE SPELL WORKED

PERFORM!

PERFORM! è un format per le scuole primarie, immaginato come un’accademia che si inserisce nel percorso scolastico. Un dispositivo di primo approccio alle pratiche artistiche contemporanee attraverso racconti frontali e momenti laboratoriali.
Il format nasce da un concept e un progetto di Hannes Egger, artista visivo e performativo e Denis Isaia, main-cuarator del MART. Per Centrale Fies il format è stato poi messo a punto da un gruppo di professioniste e professionisti per adattarlo al meglio al target di giovanissimi anche per lavorare in modo più mirato su determinati obiettivi pedagogici e cognitivi. Del team hanno fatto parte Marco Dallari, docente e pedagogista coordinatore di servizi comunali che partecipa alle ricerche e alle sperimentazioni relative alla scuola per l’infanzia; Valeria Marchi, esperta nell’ambito della didattica museale e dell’educazione, che lavora anche per attività di laboratorio legate al mondo dell’arte, progettando percorsi tematici e laboratori didattici per i servizi educativi del Mart – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto e per la GAM Achille Forti (Verona).

PERFORM! è anche un inedito ABC della performance art strutturato non solo come primo approccio a un’arte storicizzata ma meno conosciuta – perché effimera e transitoria- ma anche per conoscersi, grazie alle capacità aggregative di gioco e riflessione che le performance storiche attivano. Il termine performance oggi è utilizzato in maniera spropositata. Si riferisce a un concerto, a uno spettacolo, alla prestazione di una macchina, a un evento sportivo. Nel panorama artistico, però, il termine connota una serie di esperienze ben precise che potremmo circoscrivere a partire dagli Anni ’50 del secolo scorso a oggi. Si partirà da una domanda: chi sa cosa sia la performance art alzi la mano! A questo segue un gioco attivato a partire da un mazzo di 25 carte: una prima parte in cui si racconta a bambine e  bambini, in maniera dialogica e attraverso una serie di esercizi sullo spazio, il corpo e il tempo, che cos’è la performance art e a seguire una vera e propria esperienza di “re-enactment” cioè di riattuazione di una selezione di performance storiche scelte per i caratteri di giocosità e collettività.

Lo scopo è quello di rendere accessibili in modo ludico le tecniche creative della performance. L’intero processo si avvale di momenti in cui vengono mostrati i video storici di repertorio e in bianco e nero delle performance in cui il giovanissimo pubblico potrà conoscere artisti e artiste come Dennis Oppenheim, Marina Abramovich, Adrian Piper, Yoko Ono.