FIES CORE


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Spin off di Centrale Fies, Fies Core è l’ambiente che raccoglie l’eredità e la tensione del centro di ricerca a ragionare e agire al di fuori delle pratiche performative. Fies Core quindi ne amplia lo spettro d’intervento sia lavorando con enti pubblici e privati, istituzioni, associazioni, singol3 professionis3 o realtà imprenditoriali animate dalla volontà di interrogare, sperimentare e progettare il proprio lavoro alla luce di un “culture based thinking”* o elaborando progetti transettoriali e transdisciplinari propri per sperimentare nuovi format di prodotti e servizi culture based.

Fies Core è l’approdo naturale di un percorso trentennale di esplorazione del contemporaneo che, a partire dall’arte, estendendosi ai settori della creatività, indaga oggi le potenzialità della dimensione culturale applicata a qualsiasi contesto di produzione e di esperienza, portando un contributo all’apertura di nuove strade di pensiero e azione in ambiti economici decisivi per i territori o a potenziamento di realtà con un forte valore culturale.


*Che cos’è il culture based thinking?

È l’inserimento di una riflessione culturale (intesa come incrocio tra diversi sguardi e discipline che si fanno strumento – culture is a tool-) all’interno dei processi di produzione al fine di rivelare nuove strade possibili di sviluppo.

 

La realizzazione di Fies Core è stata finanziata della Provincia Autonoma di Trento anche con il contributo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.

Archiporto è un lavoro di censimento, studio, conservazione, digitalizzazione, messa in rete, valorizzazione di un antico archivio di famiglia custodito presso il Castello di Thiene, entrato a far parte della rete degli Archivi Vicentini. 

Per questo progetto triennale Fies Core ha immaginato e curato varie azioni di valorizzazione dell’archivio e di connessione con il territorio. Tra queste il concept e l’art direction del card game Archiporto collaborando con Machineria (per il game design) e a Giordano Poloni (per le illustrazioni). 22 carte e una comunità di personaggi storici riattivata attraverso segni e linguaggi del contemporaneo, eventi di ampia portata, e molte storie nascoste.

Il gioco Archiporto è stato pensato per rivelare la natura vivente degli archivi tanto nella materia che li compone in termini di narrazioni, connessioni, contenuti, quanto nelle pratiche di valorizzazione territoriali, digitali, narrative. È composto da 14 personaggi e 8 eventi storici, ogni card conduce ad approfondimenti online attraverso dei QR code stampati sul retro e si può giocare da soli, in famiglia, in azienda per stimolare leadership e risoluzione dei problemi, con studenti delle scuole di ogni grado.

Il progetto Archiporto è realizzato da una rete di cui fanno parte Associazione Villa Fabris, Castello di Thiene, Biblioteca civica Bertoliana di Vicenza, Università Iuav Venezia – MeLa Media Lab, Centrale Fies/Fies Core, con il sostegno di Fondazione Cariverona.

Come si posiziona il territorio rispetto agli immaginari vigenti che lo rappresentano? Quali storie sono lasciate al margine? Ma soprattutto: esiste uno spazio di narrazione tra la comunicazione istituzionale (del sistema delle aziende di promozione turistica territoriale e provinciale) e quella dal basso di social e web? E chi potrebbe occupare questa preziosa posizione portando valore aggiunto?

TRENTINO BRAND NEW, concept di Fies Core per Centrale Fies, è un laboratorio per formare un team di pensatori seriali, per sbloccare la visione costruita sui cliché dei luoghi in cui viviamo attraverso lo strumento di una comunicazione diversa che ne visualizza le molteplici alternative.

Il progetto è finanziato e promosso dalle Politiche Giovanili della Provincia Autonoma di Trento e realizzato con il supporto di Centrale Fies Art Work Space

Fies Core crea un team modulare che studia, sperimenta e disseziona codici contemporanei per riorganizzarli in comunicazione specializzata in luogo dove si incrociano discipline e pensieri, dove si elaborano teorie e sperimentano pratiche che spesso non hanno una sola collocazione perché transdisciplinari: l’art work space Centrale Fies. Arte, design, politica, filosofia, attualità, architettura, cultura, turismo, eredità, pensiero: tutto quello che c’è da disimparare per comunicare un mondo che cambia. 

TEAM 1:  Elena Conti (Theatrepress) Chiara C.Giuliani (Artpress) con i tutor: Virginia Sommadossi (comunicazione e identità visiva Centrale FIES) e Luca Melchionna (giornalista free lance).

Un nuovo format sul racconto dell’identità territoriale e culturale attraverso i social network (ma non solo!) per trasformare conoscenza personale, esperienza diretta e approccio aperto verso il proprio territorio in comunicazione. “Show me, don’t tell me” è un detonatore di potenzialità comunicative di chi un territorio lo vive, lo nutre, lo ama, lo costruisce giorno per giorno con le proprie attività e attraverso la propria visione. Pensato per APT, proloco, associazioni, e tutti gli attori principali di un territorio, il format è costruito ad hoc per ogni luogo e nasce dalla necessità di TRASFORMARE IL POTENZIALE DI COMUNICAZIONE IN COMUNICAZIONE PURA, AUTENTICA, POTENTE, UMANA e a costo zero, puntando su una Comunità che si fa Community.


Projectrooms è una proposta di concept experience mutuati dalla performance per luoghi dell’ospitalità in cerca di nuovi formati di well-being e accoglienza. Un modo diverso di fruire l’arte contemporanea, che non si esaurisce in un exhibit né in un evento collettivo ma si approccia all’arte in modo sorprendente.

PERFORM! -a performance game- è un gioco, e come in un gioco di simulazione i partecipanti devono interpretare una performance storica afferente le arti visive.  PERFORM! è anche un modo semplice per mediare il contesto storico, le condizioni e le ragioni sociali, artistiche e politiche che hanno dato vita alla performance art. Fies Core lavora sui diversi linguaggi per tre differenti versioni, ne cura una parte dello sviluppo e lo accompagna nel travalicare il mondo dell’arte. 


Un progetto speciale per la PA di un piccolo paese del Trentino, che ha come obiettivo generale la valorizzazione e la riscoperta di un frutto che in passato ne ha fatto la sua storia: la Prugna nera di Dro. Fies Core coadiuva gli studi preliminari e le azioni sul piano alimentare, paesaggistico, storico, culturale, di comunità, sociale ed economico, cercando di nutrire “una nuova tradizione”, facendosi ponte col passato, immaginando un nuovo futuro. Mappature, screening, aperture di tavoli per il dialogo, interviste, ma anche sogni, opportunità, sfide e nuove idee per una comunità che ha perduto nel tempo la sua identità legata alla terra. 

In collaborazione con Mediacivici, Fies Core idea e crea l’immagine per l’assemblea di organizzazione della CGIL.  La costruisce non attraverso l’accumulo degli elementi ma attraverso la messa in relazione che ne costituisce una trama di senso.  una piantina vicino a un bicchiere d’acqua; due caffè, due matite e un solo quaderno vuoto, da scrivere; le mani di due persone protese verso l’acqua e vicine, pronte a costruire qualcosa insieme; una cinepresa “strumento” per guardare le cose in modo diverso (guardi al futuro, registri il passato); una donna proveniente da un altro paese, o forse di seconda generazione italiana con uno sguardo profondo e fiero.  A riportarci nel punto rosso e pulsante del discorso ci penseranno anche altri elementi proposti durante il convegno e un cruciverba da risolvere in attesa che sul palco, qualcuno prenda la parola.

La prima impresa di ‘wedding design culture based’ che incrocia ricerca e pratica e sviluppa un pensiero sulle nuove imprenditorialità creative della wedding economy. The Wedding Enterprise è un progetto di sviluppo di un nuovo percorso che inserisce nel processo del wedding design una riflessione culturale capace di rispondere a un nuovo target e alla sua necessità di una più forte e complessa interpretazione dell’evento.

 

Il mindstyle e la pratica vegana diventano un concept food store di nuova generazione, portale di conoscenza, nuove esperienze e centro di una community attiva nella continua ricerca del benessere. Fies Core lavora per un diverso avvicinamento ai clienti in un pensiero filosofico che si fa cibo e a un’immagine identitaria nuova capace di oltrepassare i cliché dell’immaginario vegan. 

Communication strategist sceglie Fies Core per un accompagnamento in un percorso di envisioning e skillbuilding guidato da un forte focus sul personal branding. Attraverso il tutoring, individua le proprie specificità professionali, fra cui la capacità di rivolgersi a progetti di comunicazione cause-related, e realizza un toolkit di presentazione altamente personalizzato con cui proporsi al mercato. L’incubazione ripercorre modalità mutuate dalle residenze creative e di pensiero che Centrale Fies e Fies Core attivano per artisti, compagnie ed altre imprese culturali.


Un nuovo smart social per condividere i propri percorsi culturali a partire dai libri. Il team di Fies Core affianca Aureoo per condividere il lavoro di visioning, ragionare sui target e per il potenziare il portato culturale della piattaforma. Aureoo è uno strumento aderente alle contemporanee modalità di lettura che connette i libri a contenuti del web, per visualizzare il pensiero, generare intuizioni e connessioni inedite, condividere visioni culturali. Un laboratorio per creare percorsi curatoriali crossmediali più aderente alle contemporanee modalità di lettura, rielaborazione ed espressione del pensiero caratteristiche di una “new book society”.


Un concept store dedicato alla diffusione di un mindstyle legato al potenziamento della spinta individuale all’azione. Fies Core cura il passaggio dal mondo dell’arte a quello del design, creando una strategia di ingresso nel mercato in grado di preservare e valorizzare la natura “art based” dei prodotti.